SGUARDI SUL FUTURO... LA COESISTENZA DI TENDENZE ALIMENTARI APPARENTEMENTE OPPOSTE

Voglio raccontarvi una storia. Dopo averla letta, se ora non vi dicessi che non lo è, pensereste ad una favola, invece è realmente accaduto nella mia esperienza professionale.

Lo so potrà sembrarvi grottesco e surreale.

Il mio compito consisteva nel realizzare una cena d’affari per la quale il mio cliente, per fortuna con largo anticipo, mi aveva informata delle molteplici esigenze alimentari dei suoi ospiti.

Anche in altre occasioni, predisponendo il menù, avevo trovato piuttosto usuale l’inserire o l’escludere alcuni alimenti specifici al fine di soddisfare le differenti esigenze dei commensali ma questa volta mi trovavo di fronte ad  una situazione più complessa. Mai avrei pensato a così tante possibili “diversità” concentrate in un unico evento culinario e per così poche persone.

Il mio cliente per l’appunto, non aveva alcuna richiesta specifica personale, salvo l’evidenziarmi di essere lui stesso un buongustaio, molto attento alla propria alimentazione, amante dei buoni vini e di cibi genuini di sicura provenienza. Quel che si potrebbe comunemente definire, una “buona forchetta”. Certamente regalargli soddisfazione a tavola non sarebbe stato un problema,  a dire il vero io adoro ricercare e cucinare cibo sano e genuino; avrei potuto acquistare biologico, utilizzare prodotti freschi a km 0, cereali integrali, il pane e il pesce fresco ecc, e così tra me e me, già immaginavo un bel soufflé con ortaggi bio, uova del contadino e ricotta del pastore, spaghetti integrali di grano antico e a completare il menù, un magnifico pesce, freschissimo, appena pescato nel nostro mare stupendo, lo avrei potuto presentare in mille modi diversi ma anche crudo. Il Miele dell’Elba poi, sarebbe entrato a far parte degli ingredienti del mio dessert,  dandogli spicco e carattere, lo avrei sicuramente abbinato al nostro esclusivissimo e meraviglioso Aleatico passito d.o.c.g.

Ben presto però mi resi conto che le mie “fantasie culinarie”, non avrebbero potuto facilmente concretizzarsi in questo contesto, poiché ben diverse erano le aspettative  degli ospiti.

Una di queste era di tipo vegetariano. Poco male, semplice direte voi! Sarebbe stato sufficiente escludere il pesce sostituendolo ad esempio, con una bella parmigiana di ortaggi, et voilà, gioco fatto!

Ma l’informazione che ricevetti immediatamente in successione dal mio cliente,  mi obbligò a cambiare completamente rotta!

Come avrei potuto soddisfare l’ospite a cui era stata diagnosticata una forte allergia al nichel e nel contempo rendere il più possibile apprezzabile il menù anche agli altri commensali? L’allergia al nichel prevede una dieta a base di cereali raffinati e di questi ne esclude poi tantissimi, sono permesse le carni, i formaggi, pochissimi pesci, scarsa scelta di verdure e frutti; comunque fosse, nel mio menù in elaborazione, avrei potuto sicuramente inserire il soufflé alla ricotta ed anche la parmigiana di verdure. Di questo ne fui felice perché per realizzarla, avevo già previsto l’utilizzo di zucchine, melanzane e peperoni,  unici ortaggi contemplati nella suddetta dieta. Sarei però stata costretta a cercare una valida alternativa alla pasta integrale uno dei miei orgogli!!!  Ok, senza farmi troppi problemi decisi che ciò non era assolutamente un limite, perché un bel risotto di zucca e porri, l’avrebbe poi fatta da padrone.

Mi sentivo pronta e piuttosto soddisfatta delle scelte fatte, ma subito venni sopraffatta da un senso di impotenza quando appresi  che a tavola  sarebbe stato presente un ospite intollerante al lattosio. Punto e a capo: Riconfeziono il menù! Ovviamente elimino i formaggi che però non posso sostituire con soia o similari poiché l’allergia al nichel non prevede l’assunzione di questo genere di alimenti. Ok non sarà un problema, faremo a meno dei latticini e rinunceremo anche alla soia. Vorrà dire che sarà tutto più light!

A quel punto un vero senso di disorientamento mi avvolge perchè vengo informata della presenza di due ospiti vegani. Ahimè il mio tortino si impoverisce di nuovo! Si perché devo escludere le uova. Perfetto meno male che so cucinare per i vegani, ciò non comporta particolari difficoltà e la sostituzione delle uova è possibile con l’utilizzo di altri prodotti di origine vegetale.

Quindi a conti fatti: Tolgo il pesce, sostituisco le uova, escludo alcune verdure, elimino i latticini, impensabile la carne ….. e mi adopero per la sostituzione del dessert il quale includeva la presenza di miele, prodotto di origine animale.

Accontentare poi l’ultimo ospite presente a tavola, sarebbe stato un gioco da ragazzi:  sosteneva da tempo una dieta ipocalorica,  per la precisione la “Dukan”,  ed io in quel caso fui baciata dalla fortuna la quale ha voluto che si trovasse in fase tre ovvero, poteva mangiare ortaggi!!!!”

Riuscire a combinare un menù unico,  giusto e gradevole al palato per tutti, è stato  difficile, una vera sfida, ma a quanto pare possibile. Vi chiederete come sono uscita dal labirinto.  Bene, direi egregiamente, tutti soddisfatti a parte il mio povero cliente buongustaio, per altro come si suol dire “Cornuto e Mazziato” dal momento che non solo era il soggetto pagante, ma di cibo si è parlato molto, assolutamente non di affari.

Ed alla fine, poiché persona di mondo, con grande spirito e di ampie vedute, ha saputo egregiamente e allegramente dare corpo alla serata contribuendo a rendere l’evento, un  piacevolissimo momento di scambio di opinioni, ovviamente l’oggetto dello scambio non poteva che essere per l’appunto “le  tendenze in materia di cibo”; è stato un confronto che ha restituito molte sorprese, per me un’occasione di arricchimento personale e professionale e che,  assumendomene arbitrariamente la responsabilità,  oserei affermare anche a nome dei  presenti quella sera, tutti, un momento  unico ed “esperienziale”.

Non che ne dubitassi più di tanto, ma dopo questa bella e faticosa ma speciale serata, ho avuto la conferma che la condivisione del “diverso” a tavola,  accresce quella conoscenza che apre alla comprensione di nuovi e inaspettati stili di vita alimentari, oltre che originali scenari gastronomici.

Si, ce l’ho fatta ed ho messo d’accordo tutti,  vorrei solo poter dire che è finita a …………. Tarallucci e Vino …. Ma si fa solo per dire, perché tutti ……. non li possono mangiare.

 

Laura Checchi

LALLA - CUOCA E SOMMELIER A DOMICILIO

 

 

 

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